Capire il lutto: un’esperienza universale ma personale
Pubblicato da Nicoletta Angelini, Psicologa clinica in Lo sapevate che.. · Mercoledì 04 Giu 2025 · 3:45
Tags: lutto, viaggio, personale, emozioni, perdita, supporto, guarigione, condivisione, esperienze, crescita, personale, comunità, animali
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Il lutto è una delle esperienze più complesse e significative che possiamo vivere. Quando perdiamo qualcuno che ha rappresentato un legame affettivo importante, non perdiamo solo una presenza, ma anche una parte della nostra quotidianità, delle nostre abitudini, e spesso di noi stessi. Il lutto non è solo tristezza: è un processo che può includere dolore, disorientamento, rabbia, senso di colpa, solitudine.
Ogni persona elabora la perdita a modo suo, con tempi e modalità uniche. Non esistono regole valide per tutti né un "giusto modo" di soffrire. C’è chi riesce a trovare un equilibrio in breve tempo, e chi invece resta bloccato, incapace di superare quel momento. Entrambe le reazioni sono naturali e degne di attenzione.

Quello che spesso si dimentica è che il lutto può riguardare anche la perdita di figure non umane, come gli animali domestici. Per molte persone, infatti, un cane, un gatto o un altro animale non sono “solo animali”, ma compagni di vita, confidenti silenziosi, presenze stabili in un mondo incerto. La loro assenza può lasciare un vuoto enorme, eppure il dolore che ne deriva viene ancora troppo spesso sottovalutato.
Parlare di lutto, anche in ambito veterinario, significa riconoscere il valore del legame tra l’essere umano e l’animale, e offrire uno spazio di ascolto e comprensione per chi si trova ad affrontare una perdita che non sempre la società è pronta a comprendere.
Quando il dolore non passa: il lutto per un animale e il valore del supporto psicologico
Chi ha vissuto l’esperienza di accudire un animale sa bene quanto profondo e autentico possa essere il legame che si crea. Un compagno silenzioso ma sempre presente, che entra nella nostra quotidianità con naturalezza e lascia un’impronta affettiva fortissima. È per questo che la sua perdita può generare un dolore intenso, spesso difficile da spiegare a chi non ha vissuto qualcosa di simile.
Eppure, nella società, il lutto per un animale viene ancora sottovalutato o, peggio, ignorato. Frasi come “era solo un cane” o “passerà in fretta” rischiano di far sentire le persone sole, incomprese, quasi colpevoli del proprio dolore. Ma il dolore è reale, legittimo, e merita ascolto.

Un dolore che può bloccare
La perdita di un animale può innescare, come abbiamo già visto, una serie di reazioni emotive importanti: tristezza, senso di colpa, solitudine, rabbia, confusione. Per la maggior parte delle persone, queste emozioni si attenuano con il tempo, lasciando spazio al ricordo e alla gratitudine per ciò che è stato condiviso. Ma per altri, il lutto può diventare una ferita aperta che fatica a rimarginarsi.
In questi casi, il rischio è quello di restare bloccati nel dolore, incapaci di andare avanti. Quando il senso di vuoto interferisce con la vita quotidiana o si accompagna a sintomi di ansia, insonnia, perdita di motivazione o isolamento, è importante non ignorare il disagio.
Un aiuto è possibile (e legittimo)
Rivolgersi a un professionista della salute psicologica non significa “esagerare”, ma prendersi cura di sé. Oggi esistono approcci brevi e mirati, come la Terapia a Seduta Singola, che permettono di affrontare il dolore in modo efficace anche in tempi molto contenuti.
Spesso, bastano uno o pochi incontri per sciogliere un blocco emotivo, rielaborare la perdita e trovare nuovi modi per ricordare l’animale in modo sereno, senza che il dolore condizioni la vita. Non si tratta di dimenticare, ma di trasformare il lutto in qualcosa che possa coesistere con il proprio benessere.
Il ruolo del veterinario: un ponte verso il supporto
I veterinari sono spesso le ultime persone a condividere un momento con l’animale e il suo umano. Per questo, possono avere un ruolo chiave nel riconoscere i segnali di un lutto difficile da elaborare e nel suggerire, con sensibilità, l’idea di un aiuto psicologico. Anche solo offrire il contatto con uno specialista o proporre una risorsa informativa può fare una grande differenza.
Perché il dolore non va giudicato, ma accolto. E a volte, per tornare a respirare, basta sapere che non si è soli.
Nicoletta Angelini
Psicologa clinica ad orientamento breve sistemico strategico.
Esperta relazione Uomo/Animale.