Occhi: specchio della razza

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Occhi: specchio della razza

Centro Veterinario Ivet Team - Napoli
Sono ormai anni che in tutti gli ambiti della medicina veterinaria ci si focalizza sempre di più sul B. O. A. (Breed Oriented Approach), ossia l’approccio alle affezioni dei nostri pazienti tenendo in conto le caratteristiche della razza del soggetto in esame.

Non soltanto noi medici veterinari ma i proprietari stessi, dopo un’importante campagna di sensibilizzazione, sono al corrente delle patologie che più di frequente possono interessare i loro animali: i proprietari dei cani brachicefali spesso sono al corrente dei rischi di patologie respiratorie, coloro che decidono di fare del proprio compagno di vita un cane di taglia grande conoscono l’importanza delle lastre per la diagnosi della displasia dell’anca e tanti di quelli che hanno gatti di specifiche razze sono a conoscenza dell’importanza dei controlli cardiologici, ma sapevate che la razza può influenzare anche la salute degli occhi dei vostri animali?

Non stiamo, chiaramente, parlando di banali congiuntiviti, ma di patologie ben più importanti e che, con un po’ di accortezza in fase di scelta di un cucciolo, possono risparmiare ad animali e proprietari una serie di problemi successivi.
Ecco un elenco di alcune delle patologie ereditarie più frequenti:
 
·        Cataratta
·        Atrofie della retina (PRA)
·        Distichiasi
·        Glaucoma
·        Lussazione della lente
·        Sindrome uveo-dermatologica
·        Persistenza della membrana pupillare (PPM)
·        Entropion ed ectropion
·        Microftalmia
·        Coloboma dell’iride

 
Tra queste ritroviamo patologie congenite, presenti cioè sin dalla nascita, e patologie ereditarie ma non congenite, che pur non essendo presenti sin da cuccioli vengono ereditate dai genitori e possono manifestarsi nei primi anni di vita.
 
Per ridurre al minimo l’incidenza di queste patologie nel rispetto del benessere animale l’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) ha istituito una serie di controlli specifici e mirati che gli allevatori devono fare se vogliono iscrivere i propri cani nel registro dei riproduttori selezionati e, tra questi controlli, rientrano anche le visite oculistiche certificate per la diagnosi di oculopatie di provata o presunta origine ereditaria, obbligatorie solo per alcune razze ma fortemente consigliate in tutti i riproduttori.
 
Il veterinario oftalmologo effettuerà una visita oculistica completa sui soggetti, solitamente non prima dell’anno di vita (fanno eccezione alcune razze affette da particolari patologie), alla quale potranno risultare esenti oppure affetti; negli affetti si distingueranno poi due tipi di patologie:
 
·        Patologie che interferiscono col benessere dell’animale e comportano l’esclusione del soggetto dalla riproduzione
 
·        Patologie facilmente curabili o che non interferiscono col benessere dell’animale, in questo caso l’allevatore potrà decidere, in base ad altre valutazioni, se riprodurre il soggetto
 
 
Alla visita oculistica, nel caso di alcune malattie per le quali sono stati identificati i geni responsabili, è possibile effettuare il test del DNA, che ci permetterà di affermare con certezza se l’animale è affetto o meno da quella specifica patologia; mentre il test del DNA va eseguito una sola volta, la visita andrebbe ripetuta annualmente, questo perché, come spiegato precedentemente, non è detto che un cane che non presenta segni di patologie oculari a un anno non possa manifestarne successivamente.
 
Per identificare i figli dei riproduttori selezionati, soggetti che quindi avranno minori probabilità di presentare problemi, l’ENCI rilascia un pedigree di colore rosso.

Ricordate quindi, se state pensando di aggiungere alla vostra famiglia un nuovo membro a quattro zampe, di richiedere all’allevatore tutti i precedenti controlli e certificati dei genitori, perché la salute viene prima di tutto!

Leonardo Barbi
Medico Veterinario
GPCert Ophthal, Certificatore accreditato ENCI per l’esenzione da oculopatie di provata o presunta origine ereditaria


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