Cicogne nere: i segreti di questa affascinante specie

Tutti grazie a genitori timidi o all'inizio del cartone "Dumbo" conosciamo la storia della cicogna che porta i bambini ed i cuccioli e ce la immaginiamo bianca librarsi nell'aria reggendo delicatamente nel becco i lembi di un fagottino... Ma nelle favole e nei racconti nessuno ci ha mai parlato di "cicogna nera".

Si tratta di un uccello delle ciconiidae più piccolo della classica cicogna sopracitata, infatti è meno di un metro di lunghezza e pesa intorno ai 3 kg in età adulta.

È caratterizzata da un colore nero con sfumature smeraldo-violacee se illuminate dal sole, fanno eccezione le bianche penne ascellari . Invece il becco, le zampe ed il "contorno occhi" sono rosse.

Stranamente i pulli fino alla maturità restano bianco-grigiastri.

Si tratta di volatili migratori che vivono nelle zone caratterizzato da clima mite di Europa ed Asia per migrare poi, solitamente, in Africa o lungo le coste del mediterraneo o nella penisola indiana o nella Cina meridionale; anche se, in Africa e su alcune coste spagnole, ci sono popolazioni stanziali.

Predilige zone umide e paludose per spostarsi in ambiente boschivo nel periodo della deposizione delle uova.

In Italia è diventata estremamente rara e la si può avvistare più facilmente durante la migrazione.

Si nutre prevalentemente di piccole prede: pesci, anfibi e rettili.

A differenza della sua parente più famosa che nidifica anche nei centri urbanizzati, la cicogna nera evita, a ragion veduta, le zone antropomorfizzate essendo stata dichiarata specie protetta ai sensi della legge 157/92, pertanto limitiamoci ad ammirare lungo paludi, laghi, fiumi e risaie a debita distanza questo splendido animale!