La Sindrome Brachicefalica - Baos

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La Sindrome Brachicefalica - Baos

Centro Veterinario Ivet Team - Napoli
Pubblicato da Andrea Campanile, Medico Veterinario in Scienze Veterinarie · Giovedì 15 Feb 2024
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La sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori (BAOS) è una condizione patologica che interessa prevalentemente i cani brachicefali e i gatti a muso corto. Le razze canine più colpite sono: Carlino, Bulldog Inglese, Bouledogue Francese, Boston Terrier, Pechinese, Cavalier King Charles Spaniel, Shar-pei e Shih-Tzu. Anche cani di grossa taglia, quali Boxer e Bull Mastiff, possono presentare la sindrome brachicefalica seppur con minore gravità clinica. Il medico veterinario ha il ruolo di eseguire una valutazione completa ed adeguata   a scopo diagnostico, terapeutico e prognostico. Le razze a rischio di BAOS, infatti, sono il frutto di anni e anni di selezione genetica condotta privilegiando canoni estetici rispetto a quelli funzionali. In estrema sintesi, la sindrome brachicefalica esita in un ostacolo multifattoriale all’ingresso  di aria durante la respirazione, con conseguente dispnea inspiratoria ed  espiratoria di gravità variabile .  Le anomalie presenti vengono didatticamente divise in congenite ed acquisite. Tra le prime annoveriamo: stenosi delle narici, ipoplasia delle cavità nasali, presenza di turbinati ectopici rinofaringei, conche aberranti rostrali, stenosi rinofaringea, iperplasia del palato molle, macroglossia e ipoplasia tracheale. Le condizioni acquisite comprendono: ipertrofia tonsillare, ipertrofia della mucosa faringea e laringea, sialocele rinofaringeo, collasso laringeo, eversione dei sacculi laringei, granulomi laringei e collasso bronchiale. La sindrome brachicefalica si può riscontrare in animali di ogni età, ma nella maggior parte dei lavori retrospettivi l’età media di presentazione è compresa tra 3 e 4 anni. La BAOS è ovviamente presente, nelle sue alterazioni congenite, fin dal primo giorno di vita, ma a 3-4 anni di età il consolidarsi delle alterazioni  secondarie ( soprattutto del collasso laringeo)  esita in un aggravamento dei segni clinici e quindi nella necessità di un consulto veterinario.   

SINTOMI
I sintomi respiratori prevalenti sono: respiro rumoroso e stertoroso, russamento, sternuto inverso, tosse, soffocamento, tachipnea, sincope, ipertermia (colpi di calore), episodi di collasso e difficoltà ad alimentarsi. Questi segni possono manifestarsi singolarmente o associati tra loro, e ciascuno può presentarsi con variabile gravità. La sintomatologia può esacerbarsi semplicemente con l’aumento della temperatura ambientale o in seguito ad un qualsiasi evento stressante. Inoltre capita spesso che vengano condotti a visita per segni clinici gastroenterici come disoressia, vomito, diarrea e dimagrimento. Ad oggi l’esame endoscopico risulta imprescindibile per individuare la presenza e definire la gravità delle anomalie correlate alla BAOS. Ovviamente alcune di queste alterazioni sono anche visibili direttamente, senza nessun ausilio strumentale, ma utilizzando in maniera sistematica l’endoscopia la valutazione risulta oggettiva e completa.
Troppo spesso, nella pratica clinica si vedono pazienti sottoposti a chirurgie correttive senza aver eseguito una stadiazione endoscopica adeguata. Questo porta ad avere soggetti non sottoposti a stadiazione e affetti da BAOS complesse  che, dopo   la chirurgia,     non raggiungono il miglioramento auspicato. La stadiazione endoscopica della BAOS andrebbe programmata ed eseguita nei soggetti giovani adulti (10-12 mesi di età) tuttavia, in presenza di sintomatologia clinica grave e/o preoccupante, andrebbe eseguita il prima possibile, quindi anche in soggetti  giovani ( 3-6 mesi).

TERAPIA
La terapia della sindrome brachicefalica è uno degli aspetti essenziali nella gestione dei brachicefali e si basa principalmente sulla correzione chirurgica delle anomalie operabili e sulla corretta gestione medica ed alimentare dei pazienti. La terapia chirurgica tradizionale prevede come primo approccio la correzione della stenosi delle narici, del palato molle allungato e dell’eversione dei sacculi laringei. In caso di mancato miglioramento oppure in presenza di peggioramento clinico, anche dopo mesi o anni, viene proposta una rivalutazione endoscopica della BAOS cui consegue, se possibile, una ulteriore correzione chirurgica.

Dott. Andrea Campanile, DVM , MSC. Gruppo ENDOVET
Endoscopia interventistica del cane e del gatto a cura di Enrico Bottero . Poletto Editore .2022


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